Viaggio in Africa di Sauro / 1 Agosto 2008

L’Africa tanto sognata, finalmente è arrivata l’occasione di andarci.
Siamo partiti in quattro, non vedevamo l’ora di arrivare per vedere il paesaggio; finalmente siamo arrivati terra rossa e case piccole con tetti il lamiera. È stata una grande emozione dopo poche ore dalla partenza trovarsi in un mondo completamente diverso, anche se lo avevamo visto in televisione e attraverso le foto era comunque per noi un mondo sconosciuto. La capitale Bujumbura è caotica, le poche auto vanno veloci incuranti della tanta gente che c’è a piedi e nei bordi delle strade. Nelle periferie delle città e nelle campagne la gente si muove senza fretta, qui tutto scorre lento, i fratelli della congregazione di Padre Herman Harakandi, che ci ospitano, ci dicono “noi aspettiamo”.
La sera è buio, solo pochi si possono permettere la corrente elettrica, ma si sente lo schiamazzo dei bambini che viene voglia di raggiungerli. Anche le liturgie durano il doppio delle nostre, ma si intuisce nella gente che ha veramente voglia di far festa e tra canti e danze ci sentivamo coinvolti pur non conoscendo la loro lingua.
Dobbiamo ammettere che a differenza degli abitanti del posto che soffrono la fame, noi mangiavamo tre volte al giorno, ma il cibo ed il sorriso dei bambini quando distribuivamo caramelle ci bastavano. Giù in Burundi è vietato stare male perché mancano i soldi per comprare medicine qui ho capito che la nostra malasanità non é poi cosi “mala”.
Al ritorno abbiamo dovuto riprendere il nostro stile di vita, ma mentre prima pensavamo a ciò che non avevamo, ora pensiamo a ciò che abbiamo in più, sono le stesse cose di prima ma viste in un modo diverso abbiamo imparato ad apprezzare il nostro paese ed a fare a meno del superfluo, ma qui una cosa tanto ci manca “tempo”…

Marta, Sauro, Silvana, Franco