Viaggi in Burundi di Herman / Giugno 2010

Sono Padre Herman Harakandi del Burundi, Africa centrale. Sono il cofondatore di una congregazione che si dedica ai Pigmei dal 1990. In questo momento sono nella parrocchia di San Costanzo, da un grande amico sacerdote, don Giancarlo de Santi che cammina con la mia comunità religiosa fin dall’inizio.
L’ho conosciuto tramite la famiglia di Elio Cavaliere, che faceva la volontaria nella mia parrocchia di Njangwa – Gitega Burundi, tra il 1980 e il 1982.
Don Giancarlo ha facilitato la mia venuta in Italia per battezzare la bimba di Elio ed Elisabetta Cavagliere.
Da questo momento, io cammino sempre con Don Giancarlo de Santi per fare il bene soprattutto agli ultimi, cioè salvare i pigmei dell’Africa centrale che potrebbero scomparire perché emarginati. La loro povertà economica e spirituale aveva già raggiunto il massimo. In questo momento, la parrocchia di San Costanzo sta sensibilizzando tutta la zona di Fano e di Pesaro, per preparare due container pieni di macchinari ed altro materiale da mandare in Burundi, nella Scuola dei Mestieri che sto costruendo da due anni.
Un altro amico, Nicola, sta facendo la stessa cosa a Sulmona.
Vorrei in particolare ringraziare la “ONLUS URUKUNDO”, molto impegnata per far funzionare la nostra Scuola dei Mestieri, che è un grande passo verso lo sviluppo in Burundi, soprattutto dei Pigmei.
Ringrazio “BACEFF”, che ha già fatto tanti miracoli per gli studi di 130 ragazzi Pigmei in Burundi.
I primi di loro cominceranno l’università fra due anni.
Vorrei ringraziare il cardinale Ersilio Tonini, che ha finanziato la costruzione della nostra Scuola dei Mestieri.
Ringrazio “Manos Unidas” di Madrid (Spagna), che ha aiutato la mia congregazione a costruire una decina di fornaci, a piantare alberi su 600 ettari di terreno per ottenere il legno per le fornaci; li ringrazio per aver finanziato l’insegnante della scuola di Giovanni Battista. Ringrazio Mario e Bianca, Bruno Moretti, Giuseppe, Franco, Sauro e tutti gli altri.
Ringrazio coloro che hanno dato il loro contributo per portare avanti tutti i progetti in favore dei Pigmei in Burundi: i missionari dell’Africa, Monsignore Michael Courtnej, ucciso in Burundi nel 2003, Padre Cimino.

Padre Herman Harakandi

PADRE HERMAN HARAKANDI E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE

Fossombrone – P. Herman Harakandi, fondatore della congregazione degli “Apostoli del Buon Pastore e della Regina del Cenacolo” è tornato alla casa del Padre domenica 24 settembre in Congo. A darne l’annuncio don Giancarlo De Santi, direttore del Centro Missionario Diocesano e amico fraterno di P. Herman. Nella S. Messa celebrata mercoledì 27 settembre nella chiesa di S. Agostino a Fossombrone, Don Giancarlo ha voluto sottolineare come P. Herman era un uomo capace di interpretare i bisogni del nostro tempo con atteggiamento di condivisione e carità. “Gesù ha mandato i dodici impreparati e con tanti limiti – ha detto don Giancarlo De Santi nell’omelia – ma lo Spirito Santo ha donato loro sapienza e forza per andare. Gesù stesso ha dato alcune indicazioni a coloro che venivano inviati (tutti noi in quanto battezzati), l’atteggiamento di fondo da abbracciare è quello di portare l’annuncio del Vangelo di pace e serenità, di guarire i malati, di partire senza portare nulla con sè annunciando la buona notizia con la propria vita e, se necessario con le parole. P. Herman – ha concluso Don Giancarlo – è stato un testimone di tutto questo, si è speso totalmente per i fratelli più poveri, per gli ultimi affidandosi alla provvidenza”. “Siamo strumenti inutili, chi opera è il Signore” ci diceva P. Herman ad ogni incontro, sempre pronto a donarsi totalmente per i suoi Pigmei del Burundi affinchè giungesse loro un messaggio di pace. “Per me era come un nonno spirituale – racconta Nicoletta una volontaria dell’associazione Urukundo che lo ha conosciuto – mi ha trasmesso l’amore per gli ultimi e la pazzesca bellezza della missione, con la sua determinazione, con il suo coraggio e anche con la sua positiva testardaggine, mi ha insegnato a gettare semi di speranza !”. Tanti i messaggi apparsi anche su facebook per ricordare e salutare un’ uomo che davvero si è dimostrato figlio di Dio e fratello dei più poveri.

Marco Gasparini